Recensione "120 Battiti al minuto"


TITOLO: 120 Battiti al minuto
TITOLO ORIGINALE: 120 Battements par minute
GENERE: Drammatico
ANNO: 2017
REGIA: Robin Campillo
CAST: Nahuel Pérez Biscayart, Arnaud Valois, Adèle Haenel, Antoine Reinartz
PAESE: Francia
DURATA: 137 minuti
DISTRIBUZIONE: Teodora Film

TRAMA
Nella Parigi dei primi anni Novanta, il giovane Nathan decide di unirsi agli attivisti di Act Up, associazione pronta a tutto pur di rompere il silenzio generale sull'epidemia di AIDS che sta mietendo innumerevoli vittime. Anche grazie a spettacolari azioni di protesta, Act Up guadagna sempre più visibilità, mentre Nathan inizia una relazione con Sean, uno dei militanti più radicali del movimento.

RECENSIONE

Quello che abbiamo davanti è un film particolarmente forte, crudo, non solo per  il linguaggio o le scene mostrate, ma anche e sopratutto per la dura realtà di cui si parla: una Parigi indifferente davanti ad un fenomeno spaventoso come quello dell'AIDS. Centinaia di persone muoiono a causa di questa malattia, ma le case farmaceutiche non vogliono pubblicare i risultati delle ricerche sui nuovi farmaci. Come ho detto prima, è un film forte grazie anche a Nahuel Pérez Biscayart e la sua interpretazione di Sean. Degni di merito sono anche i doppiatori italiani, come Flavio Aquilone che sa rendere con la sua voce la forza di Sean, davvero molto bravo e commovente.
La pellicola ha vinto vari premi, tra cui il Grand Prix al Festival di Cannes. L'unica cosa negativa è stato il diveto ai minori di quattordici anni nelle sale cinematografiche italiane, cosa mal vista anche dal regista del film.

VOTO

5/5

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